Vieni al nostro primo evento? #21
Evento dal vivo + segnali da→ lavoro, clima, città, titoli di giornali, sondaggi, libri e prodotti per animali
Ciao,
Segnali dal Futuro è un esperimento d’intelligenza collettiva per imparare a immaginare il futuro. Nel corso dei numeri attorno a questa idea è cresciuta una redazione diffusa e una comunità online.
Recentemente tante persone ci hanno condiviso la voglia di incontrarsi per provare una modalità diversa, fisica. Siccome ci piacciono gli esperimenti...
Ti invitiamo al primo incontro “dal vivo” di Segnali dal Futuro.
Martedì 19 Aprile alle 18:30 presso lo spazio culturale BASE Milano.
Ascolteremo le ospiti, racconteremo cosa abbiamo imparato e il metodo di lavoro che usiamo. Ma soprattutto condivideremo modalità e strumenti per partecipare anche tu.
Quindi, se ti registri e vieni all’evento:
Incontrerai persone come te interessate a creare nuove connessioni
Raccoglierai idee e spunti per immaginare il futuro e creare una community
Conoscerai come partecipare alla squadra di Segnali dal Futuro
Inizio alle 18:30 per un'ora di racconto e ispirazione. A seguire ci spostiamo nell'area bar per conoscerci e fare rete.
Chi avremo come ospiti?
Giorgia Bernardini, Zarina, progetto collettivo che ospita i contributi di professioniste e professionisti che scrivono di sport femminile.
Annalisa Monfreda, Voices (Diagonal), raccolta settimanale di storie, voci, dati e approfondimenti per ispirarvi lungo il percorso verso un'azienda inclusiva.
Giulio Vescovi, CAPSLOCK Magazine, collettivo creativo e progetto editoriale che esplora quelle aree grigie che si vengono a creare quando arti creative e tecnologia si intersecano.
Che aspetti a prenotare il tuo posto?
Dettagli in aggiornamento.
P.S. Vuoi aiutarci a rendere questo evento ancora più bello?
Stiamo cercando una fotografa/o per raccontare la serata per immagini e un aiuto per la gestione ingressi. Scrivici a segnalidalfuturo@substack.com.
La fine dei giovani
A cura di Francesco Pirri
→ La fine dell’era dei Millennials
Narcisistici, introspettivi, ipocriti, apoliticamente politici, aspiranti ad una radicalità che non rispettano, educati tanto quanto disoccupati, romanticamente strani ed emotivamente sprovvisti. La lista dei pregiudizi sulla generazione dei Millennials è sulla via del tramonto perché il ruolo de “i giovani” sul palco della società lo sta prendendo la Gen Z. E se la loro ricerca dell’autenticità e la fuga dall’alienazione é ormai una narrativa sprovvista di spunto nel mondo delle piattaforme e dei contenuti personalizzati, forse possiamo parlare della fine di un’era. [Ayesha A. Siddiqi]
→ La falsa promessa del Lavoro
L’aspirazione dei Millennials è la propria realizzazione. Questa narrativa è entrata però in crisi con la pandemia: i lavoratori sono stati divisi tra essenziali e non essenziali, importanti e non. Molti si sono trovati da soli davanti ad uno schermo per intere giornate e per la prima volta si sono sentiti come se il loro incarico fosse finalizzato solo a ricevere un salario, senza nessuna possibilità di realizzazione. È la crisi del Lavoro o un promemoria della sua natura? [NY Times]
→ Decidere una nuova rotta
‘Navigare a Vista’ è il report di More in Common che analizza la percezione pubblica italiana sulla pandemia Covid-19 e i cambiamenti climatici rispetto a 5 paesi Europei. Navighiamo in acque incerte e si sono riattivate alcune sensazioni negative sul futuro. L’opinione pubblica italiana vede questo momento come un’occasione per cambiare rotta per i prossimi anni. Soprattutto per la fascia 18-29, la meno speranzosa ma la più pronta al cambiamento, preoccupata perché la crisi climatica non è sufficientemente soggetto delle politiche pubbliche. [ECCO Climate – Segnalato da Ferdinando Cotugno]
Animali che contano
A cura di Valentina Lunardi
→ L’altra vita dei pet-influencer
Nello scorso numero c’erano padroni di animali pronti a clonare i loro pet-influencer. Questa volta cambiamo prospettiva con la storia di Stepan, gatto da oltre 1 milione di follower, scappato dalla guerra (insieme alla sua padrona) anche grazie all'aiuto della World Influencers and Bloggers Association.
→ Famiglie allargate
Osservando le immagini della popolazione ucraina rifugiata o nascosta nei bunker è possibile notare come qua e là spuntino spesso gabbiette, guinzagli e code: mettere in salvo la propria famiglia vuol dire per molti portare con sé i propri animali domestici. Da un lato le ricerche mostrano come considerare il proprio cane un “fur baby” non sia tipico solo delle generazioni giovani, dall’altro che l’evoluzione del rapporto con gli animali domestici sia un fenomeno socio-culturale complesso, che dice qualcosa di noi come genere umano. [Statista, Yale HURA]
→ L’empatia animale influenza il mercato (e l’ambiente)
Mentre il settore alimentare umano si evolve verso prodotti animal-free e sostenibili, i prodotti dedicati ai nostri pet diventano più diversificati e ricercati, generando un paradosso: animali domestici (forse) più felici, ma a maggiore impatto ambientale. [Singularity, Exploding Topics, Vox]
Segnali Remix
A cura di Ilaria Nicoletta Brambilla e Matteo Brambilla
→ Un villaggio in Bangladesh con 4 milioni di follower
L’apertura di un canale Youtube con video di cucina provenienti da un remoto villaggio del Bangladesh ha da un lato attirato un enorme interesse degli utenti (1.3 miliardi di visualizzazioni in 4 anni), dall’altro generato impatti economici e sociali rilevanti su di esso: il canale impiega 50 persone e i cibi cucinati per i video sfamano in alcuni casi fino a 400 persone al giorno. [Rest of world]
→ Se il vicino di casa appena trasferito fattura 160 milioni di dollari
L’azienda digitale Duolingo ha trasferito la propria sede in un’area di Pittsburgh in rapida gentrificazione. La società sta provando ad adottare strategie per qualificarsi come un “buon vicino”, ad esempio assumendo persone locali in ruoli chiave, attivando pratiche di ascolto e finanziando progetti della comunità. Queste pratiche hanno permesso di mettere a fuoco la complessità e le contraddizioni di queste operazioni, a partire dalla difficoltà di definire cosa significhi contribuire allo sviluppo di una comunità locale. [Bloomberg – Segnalato da Marzia Anelli]
→ La profezia delle tartarughe ninja
Le storia delle ‘Tartarughe Ninja’ inizia quando da piccole entrano in contatto con un pericoloso liquido radioattivo che gli causa una mutazione genetica in senso antropomorfo. Non a causa di un agente esterno, ma a causa del contesto urbano alcuni animali stanno mutando in modo inaspettato; le città, trattate fino a ieri come un ambiente evolutivo neutro, possono diventare delle centrali di evoluzione animale. [National Geographic]
→ Utopia nel metaverso
Nel 2015, il politico libertario ceco Vít Jedlicka ha fondato la Libera Repubblica di Liberland su tre miglia quadrate di terra disabitata e contesa tra Croazia e Serbia. Priva di riconoscimento politico e di infrastrutture, la micro-nazione sta prendendo forma nel metaverso grazie allo studio di architettura Zaha Hadid Architects, che sperimenta il suo stile parametrico in assenza di budget, leggi della fisica e norme di sicurezza. [Surface Mag]
→ Reclamar la ciudad
Negli ultimi tre anni Città del Messico è stata scossa da marce, sit-in e blocchi stradali da parte di attivistə che chiedono la fine delle continue violenze sulle donne nel Paese, che spesso restano impunite. I segni del passaggio del movimento si stanno accumulando, fino a sostituire i vecchi monumenti con statue della resistenza delle donne, per reclamare il proprio spazio nella città e la propria rappresentazione pubblica. [Bloomberg]
→ Come si scrive un titolo su una donna?
In Italia abbiamo la rassegna stampa sessista domenicale di Michela Murgia e @unadonna, che mostrano come le donne nei titoli dei giornali perdano cognomi e titoli professionali e vengano sistematicamente raccontate secondo stereotipi. Se pensate che altrove vada meglio, vi sbagliate: Questo progetto di data visualisation ha analizzato migliaia di titoli pubblicati tra il 2005 e il 2021 in USA, India, Sudafrica e Regno Unito, con risultati desolanti per rappresentazione e stereotipi. [The Pudding]
→ La percezione dell’azienda è essa stessa l’azienda?
Le aziende stanno iniziando a muoversi verso il Web3, ma per comprenderne le potenzialità devono modificare la propria idea di comunicazione e marketing. Un concetto fondamentale è quello di ‘permissionless’, cioè «la capacità per i membri di creare valore come e quando vogliono senza permesso, combinando l’economia dell’attenzione e della proprietà per distribuire un brand tra l’intera comunità che lo possiede». Come si fa? Si prende il proprio marchio e lo si guarda attraverso le lenti della proprietà decentralizzata, dell’adattabilità e dell’umiltà. [Forefront]
Bacheca di comunità
Bando | È attivo fino al 29 Aprile 2022 il nuovo bando della Scuola dei Quartieri di Milano destinato a gruppi informali di cittadini di minimo 2 persone che vogliono creare una nuova associazione, una nuova impresa sociale o una nuova attività che manca nel quartiere.
Evento | Dal 7 al 10 aprile 2022 si terrà a Milano il ciclo di workshop, seminari e passeggiate pubbliche ‘Luoghi del welfare di comunità per la città e i territori di prossimità’ dedicato agli spazi ibridi socioculturali.
Magazine | È uscito il primo numero di "Arcipelago", nuova rivista semestrale autopubblicata di C.P. Company. Parla del viaggio attraverso un «racconto visivo di culture, paesaggi, scenari urbani, fabbriche, tensioni e storie che si celano dietro la nostra società».
Libro | La casa editrice Victionary ha pubblicato il volume ‘You Are Here 2’ sul ruolo critico e onnipresente della segnaletica come strumento sia per orientarci all'interno del nostro ambiente costruito, sia per spingerci ad un'esplorazione più profonda e curiosa dei luoghi.
Se ti è piaciuta, consigliala alle tue persone preferite.
Per scriverci o segnalarci qualcosa, rispondi a questa mail o a segnalidalfuturo@substack.com
Segnali Dal Futuro è la comunità diffusa che raccoglie e organizza segnali culturali, tecnologici, politici ed economici per allenare la capacità di immaginare il futuro. Oggi è composta da 1.382 persone.
Il numero #21 è curato da Davide Agazzi, Giulio Bordonaro, Ilaria Nicoletta Brambilla, Matteo Brambilla, Mafe de Baggis, Mario Bochicchio, Stefano Daelli, Giorgio De Ambrogio, Cinzia D'Emidio, Nicoletta Gomboli, Valentina Lunardi, Luca Monti, Filippo Pretolani, Francesco Pirri, Silvia Spinelli, Giulio Zucchini.
Graphic design dell’evento a cura di Nicoletta Gomboli e Giulio Bordonaro.
Introduzione di Stefano Daelli.