Cosa fare per cambiare le cose? (Parte 1) #23
Segnali da → jet privati, terre rare, sindacati, bird watching, toolkit, bandi aperti, selfie, tassonomie verdi e giardini virtuali
Ciao,
In questa estate calda e catastrofica il nostro motore di intelligenza collettiva si è surriscaldato per via di un assembramento disordinato di segnali.
Con lo spirito un po’ da compiti per le vacanze, un po’ da frenesia da out of office, ci siamo tuffati in questo materiale e riemersi con un’edizione doppia di Segnali dal Futuro – oggi la prima parte, la seconda tra 2 settimane – in cui proviamo a bilanciare notizie su cui impancarsi riflettere, link di sopravvivenza e spunti per tenere accesa la positiva capacità di immaginare nuovi futuri. La prima parte esce oggi
Nel frattempo se vuoi condividere qualche tesoro digitale scrivici a segnalidalfuturo@substack.com o in DM all’account @segnalidalfuturo_
Cominciamo!
Pessimismo giovanile
A cura di Valentina Lunardi
→ Spoiler: la situazione non è facile se sei giovane
Mentre vari canali media sono impegnati a raccontare il quadro di una generazione di italiani con meno ricchezza e mobilità sociale dei loro genitori, il Rapporto BES 2021 può essere uno strumento utile per riflettere su un po’ di indicatori.
→ Scuola dove sei?
A margine di un libro in uscita a settembre, il professor Roberto Maragliano condivide pensieri densi sul ruolo nuovo che deve giocare la scuola in un mondo in cui le certezze crollano e il digitale ha cambiato per sempre il nostro modo di pensare e di agire. Si scontra però con una realtà scolastica conflittuale che rischia di incasellare anzi dare motivazione come raccontata da Maria Elena Scandaliato nell’inchiesta ‘Questione di Classe’.
→ Piccoli scommettitori digitali crescono
E se pensi che almeno il digitale sia un spazio libero di espressione per i più giovani, la notizia è che la creator economy ha incrociato la strada con il settore del gambling, esponendo i giovanissimi al mondo di scommesse, slot e poker.
Lotte politiche
A cura di Francesco Pirri
→ Alleanze che negano diritti
Tra minacce sistemiche e instabilità generale non è un periodo facile per chi è alla guida delle democrazie occidentali. La traballante alleanza nazionale che l’Italia ha provato a mantenere per portare avanti i lavori sul PNRR ha mostrato i suoi limiti sulla protezione dei diritti. Questioni fondamentali per milioni di cittadini (e che non limitano nessuna libertà) sono apparse in Parlamento solo alla fine della legislatura con poche speranze di andare oltre la campagna elettorale.
→ L’atomizzazione della partecipazione politica
C'è chi continua chiedersi quali siano i limiti dei sistemi democratici attuali. Tomas Pueyo sostiene che lo Stato Nazione democratico verrà rivoluzionato dalle tecnologie decentralizzate di internet: se i Parlamenti sono centri di potere per l’élite educata, nel futuro ci attende la partecipazione diretta attraverso reti neurali, nelle quali vengono richiesti piccoli contributi da parte di tutti, raggiungendo però volumi di tempo dedicato e informazione disponibile superiori. Wikipedia è un esempio: grandi masse di persone che collaborano garantendo una qualità a volte superiore a quella di enciclopedie tradizionali.
→ Aggiornare gli strumenti a disposizione anziché rifare da zero
Forse però non è così necessario creare nuovi paradigmi, ma migliorare quelli esistenti. Ad esempio, il Government Office for Science del Regno Unito ha pubblicato per i suoi amministratori una guida al system thinking per aiutare ad adattare le loro competenze al contesto contemporaneo. Allo stesso tempo, i sindacati tornano “di moda” spinti da nuovi partecipanti e dalle nuove tecnologie: millennials e Gen Z statunitensi trovano sempre più spazio per difendere i propri diritti di lavoratori, dando una speranza anche per l’Italia, dove la cultura sindacale è in declino.
Energia e clima: sfide sempre più chiare, scelte sempre più deboli
A cura di Davide Agazzi
→ Crisi climatica e disuguaglianze
Non sempre è facile capire quanto le responsabilità e gli impatti sui cambiamenti climatici siano distribuite in modo così sproporzionato. Per questo nascono campagne come ‘Jet dei Ricchi’ che documenta gli impatti dei voli privati degli uomini più ricchi del Paese. Scoprirai, per esempio, che John Elkann emette tanta CO2 quanto 837 persone.
→ Non è mai troppo tardi per agire
In una sola pagina web, tante informazioni per convincersi che è sempre buono e giusto fare qualche cosa per contrastare il riscaldamento globale. Queste campagne di sensibilizzazione sono importanti perché rendono accessibile una questione che ogni mese assume contorni sempre più complessi.
→ Accesso alle risorse naturali e disinformazione
La crisi ucraina si sta dipanando con conseguenze geopolitiche che si propagano in Africa e Medio Oriente. L’accesso alla risorse naturali è destinato a diventare sempre più un tema di contrasto tra le grandi potenze globali. Una battaglia da combattere anche con armi non convenzionali come le campagne di disinformazione, come pare stia facendo la Cina per ingraziarsi le industrie che trasformano le terre rare.
→ La fatica boia dei governi a prendere decisioni nette
Al Parlamento Europeo è passata la nuova ‘tassonomia verde’ che contempla anche fonti come nucleare e gas. La transizione ecologica sarà un po’ meno rapida, almeno in Europa. Non se la passano meglio gli Stati Uniti, dove la Corte Suprema ha deciso di limitare il potere dell’Agenzia Federale per l’Ambiente indebolendo l’azione (già un po’ timida) di Joe Biden.
→ «La transizione energetica, senza ideologia»
Proprio per questo motivo le cose da fare sarebbero molte come ci spiega Gianluca Ruggieri secondo cui dovremmo favorire investimenti nella produzione di pannelli fotovoltaici, turbine eoliche, batterie, pompe di calore, cavi per l’energia e non solo.
Tentativi di ecologia emotiva
a cura di Chiara Leonardi
→ Universi sonori per sopravvivere alla realtà attuale
Come strategia di evasione dalla vita tardo-capitalistica stanno nascendo esperimenti di universi sonori di dissociazione e linguaggi musicali che evocano stati emotivi spossati e distaccati. Dall’indie rock al rap, si sperimentano ritmi monotoni, testi privi di senso, borbottii assenti e voci cadenti, oscillando tra forme di anedonia depressiva e quello che il critico culturale Rayne Fisher-Quann ha chiamato ‘lobotomy-chic’.
➔ I selfie belli hanno stufato
Per prendersi meno sul serio basta il grandangolare, meglio se ultra. Nasce così la tendenza ai selfie 0,5 fatti con la fotocamera posteriore a massima profondità di campo per apparire buffi e deformi. Un capriccio di distorsione nato un po’ per noia e un po’ per caso per concedersi una pausa dal pesante fardello dell’estetica social.
➔ Hobby curiosi per immergersi nella natura
A suon di «qualunque cosa purché mi allontani dallo schermo» prendono piede hobby di nicchia tra cui il bird watching grazie a cui “ritrovare" tempo e contatto con la natura godendosi le attese e assaporare il thrill da avvistamenti rari. Su eBird, si collezionano le fotografie di volatili inviate da tutti, alimentando non solo insolite dinamiche social ma anche database crowdsourced per analizzare la crisi ecologica.
➔ In quale rigenerazione credere?
Un sofisticato giardino-mostra tecnologico fatto di IA, ingegneria genetica e un algoritmo “empatico” regge un ecosistema di rigenerazione di 55 metri e di 64 specie di insetti impollinatori e piante del luogo. Nel balletto tra ecologia e tecnologia questo esempio di garden-design eccita gli innovatori più impazienti ed interventisti. Alcuni ambientalisti propongono modelli di rigenerazione di derivazione indigena che ci invitano piuttosto a farci da parte; i più si sentono forse semplicemente storditi, a cavallo tra eccitazione e orrore all'idea di competere con i grandi segreti della natura.
➔ Letture per ricordarsi che «il lavoro non ti ama»
Per trovare (un po’ di) sollievo dal caldo, dalle crisi e dall’inquietudine, ti consigliamo questo libro che ha l’obiettivo ambizioso di liberarci e farci ritrovare la bussola dicendoci la cruda verità sul nostro rapporto con il lavoro.
Bacheca di comunità
A cura di Stefano Daelli
Ti consigliamo di inviare subito la tua candidatura al bando 2022 del Creativity Pioneers Fund di Fondazione Moleskine che offre sovvenzioni una tantum di €5.000, senza restrizioni, per sostenere le attività di organizzazione non profit di ogni tipo che utilizzano la creatività come leva per il cambiamento sociale. Scadenza: 12 Agosto
BMi15 è il nuovo bando del Comune di Milano che sostiene gli investimenti di imprese per realizzare la "città a 15 minuti" con contributi a fondo perduto fino a € 80.000. Scadenza: 16 settembre.
È aperta l’open call di School of Sustainability per una borsa di studio a copertura del 50% della retta per il Master Program in Architettura e Design Sostenibile ‘22/23.
È uscito il numero speciale di Marla ‘Le città Invivibili’ che indaga le dinamiche che stanno cambiando le città da spazi da abitare e da vivere a non-luoghi dedicati a speculazione e commercio.
Fresco di pubblicazione il libro ‘Digital Nudge’ di Francesco Pozzi che affronta come le scelte e decisioni sono prese (e architettate) nei contesti digitali.
Fino al 30 luglio c’è tempo per partecipare alla seconda edizione di Hackustic Open Building, festival di autocostruzione dedicato allo studio e approfondimento della progettazione di strutture temporanee in legno per la musica live e lo spettacolo all'aperto a San Vito dei Normanni.
Segnali Dal Futuro è la comunità diffusa che raccoglie e organizza segnali culturali, tecnologici, politici ed economici per allenare la capacità di immaginare il futuro. Oggi è composta da 1.488 persone.
Il numero #23 è curato da Davide Agazzi, Giulio Bordonaro, Ilaria Nicoletta Brambilla, Matteo Brambilla, Mafe de Baggis, Mario Bochicchio, Stefano Daelli, Giorgio De Ambrogio, Cinzia D'Emidio, Nicoletta Gomboli, Chiara Leonardi, Valentina Lunardi, Luca Monti, Filippo Pretolani, Francesco Pirri, Silvia Spinelli, Giulio Zucchini.
Introduzione di Valentina Lunardi.