Cosa ascolti mentre esplori? #2
Segnali da → città, lavoro, musica, moda, digital art e paradisi tropicali
Ciao,
siamo al numero 2 di Segnali Dal Futuro, la newsletter collaborativa di segnali culturali, tecnologici, politici ed economici per allenare la nostra capacità di immaginare il futuro.
Abbiamo ricevuto tante segnalazioni. Per dare spazio ai temi già emergenti alcune le trovate già in questa, altre saranno nelle successive.
Per contribuire anche tu con tutto quello che credi sia un ‘segnale’ interessante – articoli, paper, meme, eventi, brani musicali, libri, mostre, immagini, video, podcast, performance
inviaci una mail a segnalidalfuturo@substack.com con un link e poche righe per raccontare perché ha attivato i tuoi recettori di futuro
— Partiamo
Ti va di condividere la newsletter con quella persona speciale che credi possa contribuire a questo esperimento? Più siamo più ci divertiamo.
Aggiornamenti su ‘Città Dal Futuro’
In queste due settimane la comunità che si sta formando è cresciuta, si è incontrata, continuerà a farlo. Alcune cose che ci fa piacere condividere
→ Chiacchierata Online: esperimento da ripetere!
Mercoledì eravamo tanti e la naturalezza con cui abbiamo iniziato subito a scambiarci idee, storie e riferimenti è stata magica. Ad esempio, ci siamo scambiati senza neanche accorgercene. Tutto così bello che ci impegniamo a replicare.
→ Articoli e contributi pubblici
Città in crisi e cittadini in fuga: quattro scenari e un nuovo patto sociale per fermare il declino di Giuliano Balestreri per Business Insider
Che città sei? Laboratori di “city visioning” di Giancarlo Sciascia per AgCult
→ ‘City Is An Invisible Playground’ @BASE Milano
In occasione del lancio del Toolkit di Immaginazione Urbana, che raccoglie una serie di strumenti, storie e buone pratiche per innescare azioni di cittadinanza attiva, siamo stati invitati da BASE insieme a tanti ospiti interessanti a parlare della città come spazio di immaginazione. Appuntamento giovedì 17 dicembre alle h 15:00 in diretta sulla pagina Facebook.
Segnali: Città
Continuiamo ad esplorare l’agglomerato di segni che è la Città
→ Il podcast da ascoltare mentre esplori il tuo quartiere
È il podcast nato dal festival Many Possible City dedicato alla rigenerazione urbana, realizzato a febbraio 2020 a Firenze da Manifattura Tabacchi. Da pillole informative di pochi minuti a talk che ti trasportano in nuovi mondi per «discutere molteplici idee di città del futuro e trasformarle in azioni concrete». [Segnalato da Riccardo Luciani]
→ Ma chi l’ha detto che la campagna deve essere salvata?
E perché la relazione tra città è ‘non-città’ deve essere posta come una contraddizione? Al contrario è possibile, anzi preferibile, lavorare in una direzione di scambio sano reciproco. [Failed Architecture – segnalato da Benedetta Roiati]
→ Nuovi immaginari urbani classe 2004
Stacca tutte le notifiche e ascolta il mondo di J Lord o di Neima Ezza. Il nuovi paesaggi della città hanno il loro flow. I king della città.
Nun me ne fotte 'e nisciuno, chello che voglio m''o piglio / Sidece anne parono quaranta, ma sî ancora piccerillo
→ Ripensare la città partendo dal «piano terra»
Riguardo al tormentone della ‘città a 15 minuti’, da una nuova ricerca di Arup emerge che sarà fondamentale la questione dei ‘piani terra’, ovvero degli spazi abbandonati dal retail classico che possono diventare dei luoghi di connessione (sia fisica che digitale) e di servizi alla comunità. [Sole24Ore – segnalato da Valentina Lunardi].
→ La crisi può essere un’occasione per recuperare luoghi
Lisbona invece coglie occasione provare ad invertire la rotta e contrastare la ‘Airbnb-ization’ delle città turistiche. Il Comune affitta a prezzo di mercato gli appartamenti rimasti sfitti e subaffitta ad una tariffa agevolata che corrisponde a un terzo del reddito netto della famiglia che ci vivrà. [Valigia Blu]
Oppure come alternativa che non richiede il cambio di gestore telefonico ci sarebbero gli Appennini dell’Emilia-Romagna.
→ Cosa ne faremo dei molti vuoti che il covid-19 si lascerà dietro?
«Che argomenti andranno a riempire l’enorme spazio che la pandemia ha occupato nell’informazione globale? Di cosa parleranno i talk show, le prime pagine dei quotidiani, gli opinionisti veri o presunti sui social network […] ? Sapranno trovare temi altrettanto importanti, e cruciali per il futuro (ce ne sarebbero)?». [Internazionale – Segnalato da Alessio Baù]
→ Festival di sculture giganti digitali
Acute Art e Dazed Media hanno organizzato Unreal City, un festival di Augmented Reality Art composto da 36 mega sculture che esplorano il tema del titolo, allestite sulla riva del Tamigi. Fino al 5 gennaio a Londra.
→ Google a Toronto ci ha rinunciato
Sidewalk Labs, la società che si occupa di innovazione urbana della holding di Google, aveva avviato nel 2017 un imponente progetto di sviluppo di un nuovo quartiere nella città di Toronto. Avanti veloce e a maggio 2020 ha annunciato la chiusura del progetto. Le ragioni sono due anche se in realtà una: il Covid ha reso il mercato immobiliare praticamente imprevedibile. [Axios City]
→ Sindaci un po’ pessimisti e curiosi ottimismi
Da una survey condotta su 130 sindaci di città americane il dato più preoccupante che emergere è la mancanza di ottimismo verso il futuro. Soprattutto perché gli impatti delle ‘nuove abitudini’ saranno enormi.
I settori/temi che saranno più messi in discussione – e che richiederanno un ripensamento più profondo e molti aiuti – sono le università, i traporti di massa, le attività commerciali locali (soprattutto appartenenti a minoranze) e gli stessi sistemi di governo della città. [Boston University]
Ma ce n’è anche per stare un po’ ottimisti, ad esempio l’ultima pandemia ci ha “regalato” i caloriferi come li conosciamo. [Bloomberg]
→ Torino 2030. A prova di futuro
È il ciclo di 6 webinar pubblici promosso dai ricercatori e dalle ricercatrici dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino sul futuro di Torino, sfide, problemi, opportunità e alternative, con funzioni di problem-framing. [Segnalato da Filippo Barbera]
→La necessità di un’urbanistica femminile
La proposta avanzata da questo lavoro è che bisogna fare in fretta ad introdurre una prospettiva femminile nella progettazione perché è un passo verso la «diversità intersezionale, che consenta il superamento della tradizionale interpretazione binaria di genere, e favorisca modelli urbani multi-sessuali, meta-sessuali e la convivenza con specie non umane». [Intersezionale – Segnalato da Elisa Visconti].
Segnali: lavoro
Dai segnali captati è emerso già un flusso tematico di segnali
→ Spiagge tropicali, mare caldo, internet veloce. Tutto esentasse
Il primo paese a iniziare il reclutamento attivo dei lavoratori a distanza in fuga dalle tasse schiaccianti è la piccola e civilissima nazione delle Barbados che ha iniziato ad offrire visti di residenza agli smart workers con l’esenzione totale dalle tasse sul reddito, collegamenti internet veloci, sistema bancario evoluto e, ovviamente, le sessanta spiagge dell’isola. Finora circa 3mila “nomadi digitali” hanno accettato l’offerta e le prime reazioni sono positive. [Insider – Segnalato da Antonio Puglisi]
→Lavorare dalla tua città natale come fossi in Silicon Valley
Le competenze tecnologiche sono la nuova materia dei paesi industrializzati. Per accaparrarsele bisogna andare ovunque siano e pagarle al prezzo che impone il mercato, globale.
→ Aziende dal futuro = freelance esperti interconnessi da remoto
Gli effetti combinati dell’automazione del lavoro e della recessione a causa Covid-19, creerà una doppia discontinuità. Se l’84% delle aziende vuole continuare a digitalizzare rapidamente, uno dei motivi principali è “remotizzare” il più possibile la forza lavoro e potrebbero essere fino al 44% quelli che full remote. Mentre le aziende che si espanderanno lo faranno in buona parte attraverso esperti iper-specializzati temporanei (41%). [The Future of Jobs Report 2020, segnalato da Tommaso Vitale]
Segnali: remix
Hot topic in questo numero: lavoro e strumenti per progettare il futuro.
→ Strumenti per navigare la complessità
Le nostre vite non sono mai state così complesse e strane (weirder è la buzzword di fine 2020). Esistono tanti strumenti per navigare questa complessità ma sono ad appannaggio di pochi. Per questo Cassie Robinson e Ella Saltmarshe hanno creato Uncertain Times, un toolkit di strumenti che lavorano su tre livelli – emozionale, di processo e pianificazione – dedicato principalmente a giovani donne.
→ Le etichette “fake news” di Facebook servono a pochino
La storia del fallimento della moderazione (e probabilmente anche di altro) è tutta in questa dichiarazione «We have evidence that applying these informs to posts decreases their reshares by ~8% […] However given that Trump has SO many shares on any given post, the decrease is not going to change shares by orders of magnitude.”» [BuzzFeed]
→ Il videogioco di Balenciaga, ovviamente
Puoi scegliere uno tra i personaggi vestiti della collezione SS21 per esplorare il mondo post-apocalittico del 2031. Si parte dal negozio, ovviamente. È solo l’ennesima installazione del processo di evoluzione del gaming da oggetto di performance (anche sportiva) a strumento narrativo mainstream. [Balenciaga]
Concedeteci una nota romantica
L’osservatorio di Arecibo è stato il nostro totem durante l’ideazione di questa newsletter. Orecchio gigante ci mancherai! 😢
Segnali Dal Futuro in numeri:
514 segnalatrici e segnalatori
40% dei contenuti da segnalazioni
Aggiornati 13 dicembre 2020, ore 09:00.