Dove investiamo le risorse migliori? #10
Segnali da → infrastrutture, riprese aeree, video giochi, forum, postini, podcast, giornali, finanziamenti, aree interne e pubblicità
Ciao,
Segnali Dal Futuro è un comunità diffusa di apprendimento per allenare la capacità di immaginare il futuro.
Oggi è composta da più di mille persone! Per festeggiare questo traguardo torniamo alle origini con un numero (quasi) monografico sulle città, comunità, territori.
Se sei tra le persone che si sono unite da poco, benvenuta! Qua puoi trovare cosa è Segnali Dal Futuro e qua puoi leggere il progetto Città Dal Futuro da dove tutto è iniziato.
Ora ti lasciamo al decimo numero,
Buona lettura.
Aggiornamenti
La conversazione con Francesca Bria, Michele De Lucchi e Caterina Sarfatti su ‘La Città del Futuro’ per Festival Internazionale ci ha regalato tante soddisfazioni, anche grazie alla prospettiva personale e inedita che i tre protagonisti hanno portato. Se vuoi recuperarla (o rivederla) ecco il video completo. Immaginando una prossima occasione in presenza.
Rosanna Campisi ci ha chiesto di raccontare le 4 mutazioni possibili delle città per il suo reportage su “Il futuro delle città è già adesso”. Il tema unificante è l'esperienza del lockdown come attivatore del ripensamento degli spazi urbani e di quelli personali [Io Donna].
Questioni irrisolte delle metropoli
→ Ricostruzione animata di come è cresciuta New York
Questo cortometraggio mostra lo sviluppo dell'area urbana di New York dal 1609 ai giorni nostri attraverso una serie di "istantanee cartografiche" ricostruite sulla base di dati georeferenziati e mappe storiche. Consiglio: nella la sezione dei commenti troverai storie straordinarie.
→ Londra vuole parlare apertamente dei suoi problemi
Open City Podcast è una piattaforma culturale per raccontare il passato, presente e futuro di Londra celebrando le persone e le organizzazioni che si impegnano per renderla più accessibile e inclusiva. Molto potente è la serie ‘Slavery and the City’ che esplora i legami storici della città con la tratta degli schiavi attraverso l’analisi di tre edifici simbolo. [Open City – segnalato da Maddalena Deandrea]
→ Il forum digitale che ripensa le città per il ‘benessere dei molti’
Fino al 24 maggio è in corso Cities for Change, forum digitale per ispirare e organizzare chi vuole rendere le città il motore principale della trasformazione della società. Il programma comprende decine di eventi interattivi e interventi, coinvolgendo residenti, gruppi di quartiere, organizzazioni sociali, organizzazioni non governative, funzionari e amministratori pubblici. [De 99 van Amsterdam – Segnalato da Cristina Alga]
→ Reclamare gli spazi svuotati nei quartieri degli affari
«Una volta che la pandemia si sarà attenuata, è probabile che avremo un numero senza precedenti di edifici inutilizzati. Dobbiamo decidere cosa farne». Ad esempio democratizzare lo spazio urbano, recuperandolo dagli spericolati investimenti speculativi che hanno sottovalutato l’importanza delle infrastrutture sociali che li rendessero accessibili a tutti. [Jacobin – segnalato da Gabriella Amicone]
Tecnologia a fin di bene
→ Videogiocare per beneficienza
La Croce Rossa britannica ha realizzato una serie di eventi ed operazioni di fundraising attraverso i video game raggiungendo dei risultati molto promettenti, sia in termini economici, sia di target raggiungo (GenZ), sia di pubblico complessivo ingaggiato. I dettagli sono raccolti e raccontati all’interno di RED Social Innovation, centro di risorse internazionali per l'innovazione sociale sostenuto dalla CR francese e spagnola. [Segnalato da Giulio Zucchini]
→ La tecnologia può salvare le megacittà da sé stesse
The Cities Issue è un collage di storie e analisi sul come la tecnologia può aiutare le megacittà a ridurre il loro impatto ambientale e renderli luoghi più equi economicamente, socialmente, culturalmente. Non solo bike sharing, ma digitalizzazione degli slums indiani per dare visibilità ai suoi residenti, architetture informali tra Minneapolis e Mumbai e servizi "civic-minded". [MIT Technology Review – Segnalato da Valentina Lunardi]
Comunità locali vive
→ La provincia non è vuota ma è luogo di vita
Sandro Abruzzese filtra il rapporto con la sua terra d’origine da «figlio emigrato, che non è più tornato», l’Irpinia, attraverso i concetti di autori come Mario Soldati e Merleau-Ponty. Ne esce una nuova idea di provincia come luogo «dove un sapere liberato dal narcisismo» si dedica alla tutela dell’esistente e dove «si può opporre alla competizione urbana, la cooperazione e la solidarietà». Questa riflessione è parte del volume ‘Aree interne, sperimentare per ri/abitare’ che raccoglie sperimentazioni progettuali nei comuni molisani di Riccia, Jelsi e Gambatesa. [Orticalab – Segnalato da Silvia Spinelli]
→ Il futuro delle news è molto (molto) locale
Substack, piattaforma di pubblicazione utilizzata anche Segnali, ha annunciato l’iniziativa Substack Local per lo sviluppo di un nuovo ecosistema di “giornali locali”. Con un investimento di 1 milione di dollari, aiuterà 30 giornalisti a lanciare testate digitali locali basate sul modello ad abbonamento.
Zero Hyperlocal invece è «il primo giornale affisso ai muri delle sue città, è il vicinato esposto per quartiere e il quartiere esposto per città», un esperimento tra street art, place branding e informazione pubblica. Il primo numero è dedicato al quartiere NoLo di Milano. Di fronte al collasso di questo settore, questi progetti ci ricordano l’importanza dell’informazione come fondamenta per comunità sane.
→ Resilienza e cyber punk per sconfiggere la crisi climatica
‘Comunità resilienti’ è il titolo del Padiglione Italia curato da Alessandro Melis per la 17 mostra di Architettura della Biennale. Le installazioni, realizzate con materiali riciclati dall’edizione precedente, esplorano la questione della resilienza urbana attraverso opere che hanno come focus agronomia, biologia, arte, matematica e medicina. L’obiettivo è amplificare il messaggio per imparare a vivere insieme «lo status quo non è un'opzione». [Segnalato da Elisa Visconti]
→ La scuola per immaginare un nuovo Sud
Per concretizzare l’idea del Sud come priorità strategica della ripartenza, sta nascendo la ‘Scuola di Immaginazione Meridiana’. L’obiettivo è fornire strumenti per «costruire ponti, coniugare il passato e il futuro allargando le possibilità, dare valore alla pluralità come risorsa e rinunciare al paternalismo per percorrere la via più autentica verso l’emancipazione». [Segnalato da Francesco Caldarola]
La trasformazione dell’Amministrazione Pubblica
→ Le infrastrutture non sono le strade ma la società che vogliamo
Eric Klinenberg crede che il problema più grande della proposta del presidente Biden di 2 trilioni di dollari per “trasformare l'infrastruttura della nazione” sia la mancanza di investimenti per le infrastrutture civiche e sociali, dedicate solo a quelle energetiche, di trasporto e di comunicazione. Questa “dimenticanza” è ancora più deludente alla luce dei profondi problemi di sfiducia sociale, divisione e isolamento che gli Stati Uniti stanno affrontando. [New York Times]
→ Servono competenze esperte al servizio del Pubblico
Il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mette a disposizione risorse ingenti per un obiettivo coraggioso – Sì abitare sociale, No consumo del suolo – insieme a meccanismi complessi e criteri poco intelligibili. Una punti critici è l’idea che al Pubblico spetti solo la dimensione edile e urbana mentre quella immateriale dei processi di attivazione delle comunità locali dipenda dalle capacità del Privato e del Terzo Settore di recuperare risorse.
Anche in vista del PNRR, Nicla Dattomo e Chiara Rizzica sottolineano che alla «filiera del lavoro progettuale serva un’idea radicalmente alternativa rispetto al modello di progetto e intervento visto fino ad ora: un’idea di rilancio del lavoro degli esperti nei ruoli di pubblico interesse». [Gli Stati Generali – Segnalato da Serena Pastorino]
→ Cosa fare per reimmaginare l’Amministrazione Pubblica
All’interno del movimento globale che invoca un cambiamento radicale della società, le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo centrale perché sono sia dalla parte delle istituzioni bisognose di essere riformate sia agenti di trasformazione. A partire da una serie di casi di successo, il Center for Public Impact promosso dalla BCG Foundation ha ricostruito quali sono le pratiche più efficaci adottate dalle Amministrazioni: il ‘Sensemaking’, cioè la creazione di spazi per ascoltare, riflettere e esplorare oltre i soliti confini; e il ‘Action-learning’, cioè l’adozione per le attività quotidiane di un approccio sperimentale ed iterativo.
→ La mancanza di lungimiranza della democrazia
Come dice il politologo Maurizio Ferrera, la politica considera il futuro una colonia lontana e disabitata in cui scaricare i danni prodotti dalle attuali generazioni. Infatti, come racconta Alberto Robiati la «democrazia ha qualche problema di lungimiranza»: un bel difetto se si vogliono risolvere problemi con uno sviluppo lento. Ecco perché è urgente attivare percorsi collettivi per costruire orizzonti comuni in grado di attivare consenso e partecipazione al cambiamento. [AgCult – Segnalato da Catterina Seia]
Dimensione emotiva
→ Strategie per la lotta alla solitudine
La Pandemia ha acuito drammaticamente il problema della solitudine. Ispirate da progetti come il Loneliness Lab – collettivo globale che dal 2018 riunisce più di 800 responsabili di luoghi, politici e attivisti per sviluppare idea di contrasto alla solitudine –molte organizzazioni hanno iniziato a mobilitarsi: la Communication Workers Union (CWU) ha proposto alla Royal Mail britannica di pagare i postini per consegnare medicine e altri tipi di cure ai cittadini anziani. Il Giappone invece ha nominato un "ministro della solitudine" per aiutare le persone sole. [The Times, Nikkei Asia – Segnalato da Anna Gerometta]
→ Sex is back, ma non come prima
Dopo più di un anno di vita in isolamento e i primi benefici delle campagne di vaccinazione, i marchi di moda scommettono sulla riscoperta e la rinascita del desiderio sessuale delle persone. L’evoluzione del discorso pubblico ha però cambiato la comunicazione del sesso: dalle prime campagne sembra emergere un’idea di desiderio e fisicità legati ai concetti d’intimità, complicità, consapevolezza individuale e gioia di vivere. [Business of Fashion].
→ La fiducia è correlata al buon governo (e alla felicità)
Mappare la sostenibilità
→ 40 anni d’impatto dell’uomo sull’ambiente in 15 secondi
Dall’estrazione minerari in Canada, all’irrigazione artificiale in Arabia Saudita, dagli incendi boschivi australiani, all’infrastrutture del fiume Teles Pires in Brasile, il progetto Timelapse basato su Google Earth permette di vedere in pochi secondi gli effetti dei comportamenti dell’uomo sull’ambiente. [Segnalato da Beatrice Costa]
→ La mappa della sostenibilità delle provincie italiane
Cerved ha pubblicato la prima mappa data-driven della sostenibilità del territorio. L’analisi elabora 280 indicatori raccolti in 20 criteri, tra economici, ambientali e sociali, per tutte le province italiane. I risultati confermano l’esistenza di un netto divario tra il Nord e il Sud, con una forte correlazione tra la dimensione economica e quella sociale e ambientale. [Segnalato da Lucia Pasquadibisceglie]
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Aggiornato 1 maggio 2021, ore 16:00.